martedì 1 marzo 2011

Settori Giovanili

Misuriamo lo stato di salute dei settori giovanili in Italia parlando con Luca Vargiu – Agente di calciatori – dell'Agenziadelcalcio Football Management.

L'AFM si occupa di giovani calciatori, dal Suo punto di vista come valuta la situazione del calcio giovanile italiano?
La situazione potrebbe andare meglio, tranne pochi casi le Società continuano ad investire poco sui giovani. Si sente dire da più parti che si darà molta importanza allo sviluppo dei vivai, mi auguro che davvero sia così perchè per ora – e da un po' troppo tempo - questo non accade.”
E quali sono – secondo Lei - i motivi?
Oggi si da poco spazio ai giovani, non si ha il coraggio di rischiare. Bisognerebbe farlo di più  dando però il giusto tempo a questi per esprimersi, Ma entriamo in un discorso complicato: oggi si pretende che un giovane sia già pronto alla sua prima partita o chiamata in prima squadra. Si richiede l'esperienza da chi esperienza non può avere......e l'esperienza si acquisisce solo giocando.”
Eppure il periodo di crescita nel Settore Giovanile è piuttosto lungo, si arriva quasi ai 20 anni.
Non credo sia poi così lungo, il problema in alcuni casi è che in questo percorso mancano alcuni passaggi. Per esempio, se andiamo ad analizzare ,negli ultimi anni le società di serie A e B – tranne pochi casi – hanno deciso di non avere più la squadra Berretti. Un peccato perchè credo che questo sia un passaggio importante per i ragazzi. Il salto Allievi-Primavera è troppo e la Berretti rappresenta il giusto intermezzo più o meno lungo, per crescere. Purtroppo, però, ci credono in pochi. Ma chi lo fa raccoglie poi i frutti
Il fattore economico ha sicuramente la sua rilevanza....
Non per tutti direi, in proporzione a tutto il resto, per le società importanti, credo che il costo di una Berretti non sia così rilevante. Discorso differente vale per le società piccole. Per molte società di Lega Pro sicuramente mantenere la propria squadra Berretti è faticoso”
La Lega Pro che sta attraversando un periodo piuttosto difficile.
Sotto certi aspetti direi che la situazione è molto critica, oggi ci sono troppe società in Lega Pro che non possono e riescono a sostenere i costi e non sono attrezzate ad affrontare un campionato di questo tipo. Credo che per dare lustro anche a questo torneo, snobbato dalla maggioranza delle persone, vada necessariamente trovata altra formula, magari riducendo il numero delle squadre partecipanti. Bisognerebbe prendere spunto dall'Inghilterra dove i campionati minori hanno tutt'altra gestione ed anche altro seguito.”
Però è proprio in questa categoria, e grazie a questa situazione traballante, che i giovani possono trovare maggiormente spazio.
Si vero, il lato positivo della crisi di alcune Società è che per ridurre i costi – magari di ingaggi onerosi, o non potendo permettersene altri - si affidano alle nuove leve, sicuramente meno costose....e che rendono in termini monetari, anche se i calcoli sono piuttosto complicati da fare. Accontentiamoci di questo interesse dettato più dalla necessità di denaro che dalla reale voglia di fare scendere in campo il giovane. Speriamo però che presto si incentivi maggiormente l'utilizzo dei giovani cresciuti nel proprio vivaio.”
I segnali sono positivi?
Sembra che la linea della Federazione sia per un'attenzione maggiore alle giovani leve. E sono sicuro che sarà così, anche perchè mi sembra assurdo non crescere in maniera adeguata quelli che saranno i campioni del domani. Personalmente apprezzo molto le parole di Sacchi a sostegno della crescita dei giovani. Ci vuole pazienza, se si semina bene i frutti si raccolgono.”
Sotto questo aspetto l'Agenziadelcalcio Football Management sta seminando bene, considerando il buon numero di giocatori seguiti.
Siamo molto contenti dei risultati raccolti. Facciamo un passo alla volta, ci concentriamo sui giovani per noi più interessanti, li seguiamo e dopo un'attenta selezione ci impegnamo ad accompagnarli in questo cammino. Senza illudere nessuno, ma spingendo i ragazzi a dare il massimo, a migliorarsi per provare a riuscire a diventare dei professionisti.

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